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CoSMo: il parere di Avruscio
- 28 Gen
Interviene sui risultati dello studio CoSMo di Aism il Dr. Giampiero Avruscio, responsabile di angiologia dell'Ospedale S. Antonio di Padova
Ecco il suo dettagliato commento tecnico:
"La relazione tecnica presentata dal dr. Del Sette illustra solo le conclusioni a cui è arrivato CoSMo e non tutto il percorso che in parte si trova ben spiegato nelle varie interviste e approfondimenti sia dallo stesso dr. Del Sette che dal prof. Giancarlo Comi e dal prof. Gianluigi Mancardi, pubblicati nel sito AISM.
1) Sonologi esperti e formati per lo studio. Nelle interviste pubblicate nel sito AISM si dichiara: "Per diagnosticare la CCSVI secondo le indicazioni di colui che per primo l'ha identificata, ossia il professor Paolo Zamboni, bisognava individuare la presenza di 2 su 5 alterazioni del sistema venoso. Nel caso di CoSMo, l'esame veniva svolto da diversi neurosonologi locali, appositamente formati."
Presentazione dello studio CoSMO a Milano
- 22 Gen
Riportiamo di seguito una riflessione di Paolo Destro sullo studio CoSMo, in occasione della serie di incontri iniziata a Milano sabato 19 gennaio per spiegare ai malati i risultati sul metodo Zamboni.
"Cos’è la scienza? Invocano il metodo scientifico Galileiano. Ma il vero significato di questo concetto è non fermarsi e non credere che una singola risposta possa scrivere la parola fine su una teoria scientifica. Specie se lo studio in questione (Cosmo) è solo epidemiologico e non terapeutico. Occorre pensare di andare avanti. Specie se la risposta la da un singolo soggetto privato ricolmo di conflitti di interesse. Con questa linea di pensiero rabbrividiamo a quante scoperte scientifiche abbiamo dovuto rinunciare, quante sono state insabbiate. Credo moltissime. Purtroppo non lo sapremo mai. È giusto sostenere ed esporre il proprio studio ma è un delitto contro il metodo Galileiano, oltre che contro la nostra Costituzione Italiana, pretendere di bloccare ogni altra ricerca.
Nell’esposizione dello studio Cosmo possiamo sintetizzare questa tesi sostenuta dai neurologi: siccome abbiamo dimostrato che non c’è correlazione tra Ccsvi e Sm, significa che le evidenze di miglioramenti nei pazienti sottoposti a Pta è un fenomeno inspiegabile scientificamente e quindi riconducibile all’effetto esclusivamente soggettivo del placebo. Ergo, non andiamo più avanti con sperimentazioni successive e chiudiamo la partita.
Interrogazione parlamentare sull'esclusione di Padova da Brave Dreams
- 14 Gen
Approda in Parlamento la vicenda dell'esclusione dell'Ospedale S. Antonio di Padova dal progetto Brave Dreams per la verifica del Metodo Zamboni nella cura della Sclerosi Multipla.
Pubblichiamo il servizio del 31/12/2012 realizzato da TG Padova (Telenuovo) che ci aggiorna su questa controversa vicenda che ci riguarda da vicino.
LETTERA AL MINISTRO BALDUZZI delle Associazioni Aic Onlus, Assi.Sm Onlus, Ccsvi Campania Onlus, Ccsvi Nella Sm Onlus, Isola Attiva Onlus, L’abbraccio Onlus, Sclerosimultipla.Com, Smuovilavita Onlus: Comunicato Stampa e Lettera
- 18 Dic
Scarica la lettera consegnata al Ministro Balduzzi Scarica il Comunicato Stampa
Agli organi di stampa
Una lettera-appello al Ministro della salute Renato Balduzzi in difesa della libertà di ricerca sulla Insufficienza Venosa Cronica Cerebrospinale (CCSVI) e sulla Sclerosi Multipla (SM) è stata consegnata oggi, firmata dalle otto associazioni e fondazioni di volontariato che in Italia si occupano di questa materia a tutela dei malati delle due patologie, e da tre associazioni ‘consorelle’ internazionali (da Gran Bretagna e Australia). Una quarta associazione straniera, canadese, ha espresso sostegno alla nostra azione. La lettera accompagna un documento congiunto, indirizzato a tutte le istituzioni che in Italia sovrintendono alla sanità pubblica, che rivendica l’insopprimibilità della libera ricerca medica, di recente attaccata da più parti.
E si affianca alla consegna di una petizione nazionale per il riconoscimento della CCSVI come patologia a sé stante e il suo inserimento nei Lea (Livelli essenziali di assistenza), firmata in poche settimane da 12.000 persone.
Il documento riporta una approfondita disamina delle evidenze scientifiche confermative sulla CCSVI e sul suo legame con la sclerosi multipla (studi pubblicati come in nota) e mette in evidenza diversi punti critici dello studio epidemiologico CoSMo, finanziato da AISM/FISM, che gettano ombre sull’affidabilità dei suoi risultati.
L'AISM, in occasione dell'ECTRIMS 2012 (European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis) che si è svolto a Lione lo scorso ottobre, ha presentato i risultati del proprio studio epidemiologico CoSMo, atto a misurare la correlazione tra SM e la CCSVI. Tale studio deporrebbe per una sostanziale non correlazione tra le due patologie.
CoSMo non è stato ancora pubblicato, ma ciononostante l'AISM, contestualmente alla diffusione delle anticipazioni sui suoi dati, lo ha usato per compiere - in via diretta o attraverso alcuni suoi autorevoli esperti - pesanti interferenze tese a condizionare la libera ricerca degli altri studiosi e/o delle altre sperimentazioni, in particolare interventistiche. Lo ha fatto attraverso una eccessiva e ingiustificata enfatizzazione dei rischi cui sarebbero soggetti i malati che partecipano agli stessi studi in corso di svolgimento, sebbene tali studi siano approvati dai comitati etici e assolutamente in linea con quanto richiesto dal Ministero della Salute.
In particolare, Aism e alcuni suoi esperti si sono rivolti ai ricercatori e alle pubbliche istituzioni che governano la sanità in Italia affermando che, dopo CoSMo, gli studi interventistici non hanno più ragion d’essere, implicitamente autopromuovendo il proprio studio come definitivo e risolutivo della ricerca su CCSVI e SM: e quindi pretendendo addirittura di influenzare e, nel caso, interrompere lo svolgimento delle altre sperimentazioni scientifiche in corso. (1)
Da qui l'esigenza, da parte delle Associazioni di malati e familiari di malati che credono nella validità della teoria del Prof. Zamboni, di sottolineare con forza che la ricerca scientifica sulla CCSVI non va frenata ma semmai incoraggiata e sostenuta.