Cura Zamboni, doccia fredda della Regione: "No alla diagnostica"
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Il futuro della sanità
Confermata la sperimentazione sulla Ccsvi ma non potrà visitare pazienti oltre quelli ammessi alla ricerca
di Stefano Lolli
Ferrara, 28 aprile 2012 - Doccia fredda della Regione per il metodo Zamboni: a Cona partirà la sperimentazione ‘Brave Dreams’ sulle interrelazioni tra l’insufficienza cronica venosa e la sclerosi multipla, ma il medico ferrarese non potrà supportarla con un’attività diagnostica e, tanto meno, terapeutica.
Lo stop, perché nei fatti di questo si tratta, arriva dall’assessore regionale alla Sanità Carlo Lusenti che ha protocollato la propria risposta ad un’interrogazione del consigliere del Pdl Mauro Malaguti. «Un’attività di diagnosi e terapia, al di fuori di un progetto di ricerca sulla Ccsvi — scrive Lusenti —, potrebbe solo indurre il ricorso a trattamenti condotti al di fuori delle regole che caratterizzano il servizio sanitario, almeno per quello che riguarda la sfera pubblica».
Raggiunte le 2000 firme: non demordiamo!
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La raccolta firme per il riconoscimento della CCSVI nel sistema sanitario nazionale ha raggiunto le sue prime 2000 adesioni. Un traguardo importante, ma la strada per raggiungere il nostro obiettivo è ancora lunga!
Per questo SMuovilavita chiedi a tutti i sostenitori della causa un ulteriore sforzo. Grazie ai già 2000 firmatari, comunichiamo che è in corso anche la raccolta in forma cartacea per la stessa petizione, per la quale è possibile avere notizie più precise, contattando le associazioni promotrici.
Attendiamo una sempre maggiore partecipazione!
CCSVI: da New York nuovi dati
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ROMA, 27 MAR - L'intervento di angioplastica per la disostruzione delle vene del collo e del torace nei malati di sclerosi multipla migliora i sintomi fisici nel 75% dei casi. Da uno studio realizzato da un gruppo di radiologi interventisti dell'Albany Medical Center, di New York emerge una conferma, basata sull'esame di 192 pazienti, dell'efficacia del metodo proposto da Paolo Zamboni.